Discorso

Da Dizionario Italiano.
Sillabazione:

【di-scór-so】 <metadesc>Trova il significato e la definizione della parola Discorso sul dizionario Italiano. Significato,etimologia, esempi d'uso per il lemma Discorso</metadesc>

Definizione e Significato:

Sostantivo Maschile

  • Successione di parole con cui si comunica il proprio pensiero ad altri;
    l'argomento stesso di cui si parla Sinonimo: esposizione, [[monologo (se unidirezionale);
    conversazione]], colloquio, dialogo (se bidirezionale): discorso pacato; discorso senza senso; cambiare discorso; lasciar cadere il discorsoperdere il filo del discorso, dimenticare l'argomento principale di cui si sta parlando ‖ attaccare discorso con qualcuno, cominciare a chiacchierare ‖ che discorsi!, espressione esclamativa con cui si esprime perplessità o fastidio nei confronti di ragionamenti poco sensati ‖ questo è un altro discorso, tutto un altro discorso, è un'altra cosa, è molto diverso;
    anche in senso figurativo:
  • Forma di allocuzione pubblica e sua trascrizione: discorso commemorativo, d'apertura; preparare, tenere un discorso; trattazione di un argomento, dissertazione, anche come titolo di opere: «Discorso sulla servitù d'Italia» (di U. Foscolo)
  • Figurativo, Nel linguaggio politico, progetti e proposte per affrontare determinate questioni: portare avanti un certo discorso
  • (al Plurale) Con valore Spregiativo, parole vuote, chiacchiere: meno discorsi e più fatti; far tanti discorso senza concludere niente
  • Grammatica, Costruzione linguistica dotata di un Significato complessivo ‖ parti del discorso, categorie stabilite dai grammatici per classificare le parole di una lingua in base a criteri morfologici, sintattici e semantici (vedi parte)
  • Linguistica, Prodotto concreto della comunicazione linguistica, caratterizzato da rapporti sintattici che superano i confini della frase: struttura del discorso
  • Diminutivo discorsetto, discorsinoPeggiorativo discorsaccio


  • Ci sono diverse modalità per riportare un discorso all'interno di un altro. Nel discorso diretto, l'atto linguistico originario viene riprodotto alla lettera, senza alterare gli indicatori di persona, luogo e tempo: per esempio Mario protestò e disse: «Ma diamine, posso ben occuparmene io, che abito da queste parti!». Nel discorso indiretto le parole del primo emittente sono riferite in terza persona come frase dipendente da una frase di inquadramento e tutti gli indicatori tengono conto della prospettiva del nuovo emittente: Mario protestò dicendo che poteva ben occuparsene lui, che abitava da quelle parti. Nel discorso indiretto libero (o stile i. l.) le due strutture si intrecciano, nel senso che la citazione è alla terza persona e gli indicatori sono come nel discorso indiretto, ma altri tratti (impostazione della frase, esclamazioni) sono quelli del discorso diretto: Mario protestò. Diamine, poteva ben occuparsene lui, che abitava da quelle parti! Si dà invece il nome di discorso diretto libero alla riproduzione di un pensiero altrui, formulato come discorso diretto: Anna andò a cercare Marco, decisa a parlargli chiaro. Così vedremo chi dei due ha mentito!