Ci

Da Dizionario Italiano.

2Avverbio, Pronome (specifico come Avverbio prende la forma cein combinazione con i Pronome atoni lo, la, li, le e ne,ai quali è sempre anteposto: per esempio ce ne vuole; posiamocelo sopra;si premette anche a si, se ne: ci si riesce;si pospone a mi, ti, gli, lee a vi: mi ci metto;non si usa in combinazione con ci;si apostrofa normalmente davanti a verbo iniziante per ie ai verbi essereed entrare: c'impiego poco; c'è;con forme verbali monosillabiche o tronche subisce il raddoppiamento sintattico, per esempio nell'imperativo stacci)

  • Avverbio È usato come proclitica (cioè davanti al verbo: per esempio che ci fate?) o come enclitica (dopo il verbo: per esempio andiamoci)
  • Qui, lì, nel luogo di cui si parla, con funzione di stato o moto a luogo: ci abita mio zio; per di qui, per di là, con funzione di moto per luogo: ci passa la ferrovia
  • Si accompagna al v. essere non ausiliare, col valore attualizzante di «esistere», «essere presente», «essere a disposizione»: c'è un libro sul tavolo; c'è tempo; con valore presentativo, per mettere in rilievo il soggetto di una frase, seguito poi da relativa: c'è un signore che ti vuole parlare; con da introduce un infinito: c'è poco da ridere!c'era una volta, esisteva, formula di apertura di favole e fiabe ‖ c'è modo e modo, esistono forme più corrette ‖ non c'è modo, non c'è verso, non si hanno possibilità ‖ ci siamo(?), siamo pronti, con valore esclamativo o interrogativo;
    anche «è chiaro?» ‖ ci sei?, sei pronto? hai capito? ‖ non ci siamo proprio, siamo fuori strada
  • Specifico nel linguaggio parlato, si accompagna al verbo avere non ausiliare, col valore attualizzante di riferimento generico a un fatto: ci ho gusto; prima di da + infinito o a che + infinito: ci ho da fare; non ci ho niente a che vedere; o quasi completamente ridondante: ce l'hai l'ombrello?avercela con qualcuno, essere adirato nei suoi confronti
  • Con lo stesso valore attualizzante, anche senza riferimenti a una cosa o a un fatto, dà un Significato particolare ad alcuni verbi ‖ volerci, essere necessario: ci vuol tuttaandarci, essere opportuno: qui ci andrebbe una virgolaentrarci, essere pertinente: che cosa c'entra?metterci, impiegare (tempo): quanto ci metti?mettercisi, applicarsi ‖ correrci, passare differenza: tra lui e te ce ne corre!starci, essere d'accordo;
    accettare approcci amorosi ‖ farcela, riuscire
  • Si usa con i verbi di percezione: non ci sento bene
  • Pronome dimostrativo A ciò, di ciò etci.., con riferimento, anche generico, a cosa o a situazione: non ci pensare più; ci puoi giurare; con riferimento a pers. (a parte gli usi Popolare, e Regionale, in cui sostituisce gli: ci dico), si adopera soltanto nel senso di «con lui», «con lei», «con loro» o simili, oppure in combinazione con un altro Pronome: ci ho parlato; su di te non ci si può contare


  • Il valore Avverbio (primario) e quello Pronome di questo ci non sono sempre nettamente separabili L'uso di ci con il verbo avere, con progressiva perdita di significato, è di antica data: «io non ci ho colpa» (Sacchetti);
    tuttavia trova resistenza nell'uso scritto anche per difficoltà grafiche (più diffusa, comunque, la grafia ci ho etci.., rispetto a ci ò o a c'ho, decisamente inaccettabili) Nei casi in cui esiste l'alternativa fra ci e vi, ci ha preso progressivamente il sopravvento (fu preferito già da Manzoni nel testo definitivo dei Promessi Sposi)