Differenze tra le versioni di "La"

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<sup>1</sup><span class="da-notare">articolo determinativo femminile singolare</span>
<sup>2</sup><span class="da-notare">Pronome Personale di 3ª femminile singolare</span> (<span class="da-notare">Maschile</span> <span class="esempio">lo</span>;<span class="da-notare">Plurale</span> <span class="esempio">le</span>;<span class="da-notare">per iscritto si elide di solito solo davanti ad</span> <span class="esempio">a-</span><span class="da-notare">e alle voci del Verbo</span> <span class="esempio">avere</span>: per esempio <span class="esempio">l'abbiamo trovata</span>)
* Forma f. dell'articolo determinativo: <span class="enfasi">la bambina</span>; si elide normalmente davanti a vocale e di rado davanti alla semivocale <span class="enfasi">u</span>, non si elide davanti alla semivocale <span class="enfasi">i</span>: <span class="enfasi">l'aria, l'opera, l'uva, la iena</span>. Si fonde con alcune Preposizione semplici, dando luogo alle preposizioni Articolo <span class="enfasi">alla, dalla, della, nella, sulla</span>; la forma <span class="enfasi">colla</span>, comune nel parlato, è evitata nello scritto. Ha come Plurale <span class="enfasi">le</span>
* Forma atona del paradigma dei Pronome f. Singolare <span class="enfasi">ella, lei</span> ed <span class="enfasi">essa</span>; è usata come proclitica (davanti al verbo, anche con un'altra particella: per esempio <span class="enfasi">me la tieni?</span>; <span class="enfasi">gliela porto io</span>) o come enclitica (dopo il verbo, anche in combinazione con un'altra particella, sempre in grafia unita: per esempio <span class="enfasi">mangiatevela</span>)


* Davanti a nomi comuni di genere femminile svolge le funzioni proprie dell'articolo determinativo (illustrate per il m. <span class="enfasi">il</span>); <br /> di norma si accompagna al cognome per indicare persona di sesso femminile: <span class="enfasi">la Martini</span>; ma si va diffondendo, per motivi di parità, l'eliminazione dell'Articolo f. È obbligatorio davanti ai titoli: <span class="enfasi">la signora Monti</span>; <span class="enfasi">la dottoressa Carli</span>; con esclusione di <span class="enfasi">suor, santa, madama</span> etc...: per esempio <span class="enfasi">donna Prassede.</span> È di ambito [[Regionale]], l'uso davanti al nome: <span class="enfasi">la Paola</span>; mentre è di uso generale se segue una specificazione: <span class="enfasi">la Lucia manzoniana</span>
* Ha funzione di complemento oggetto, con riferimento a persona, animale o cosa già nominati o che verranno nominati: <span class="enfasi">compriamola</span>; <span class="enfasi">la conosco bene, tua sorella</span>


* Col valore dell'Aggettivo dimostrativo <span class="enfasi">quella</span>, quando è sottinteso un nome: <span class="enfasi">la squadra senese si è incontrata con la veronese</span>; in frasi esclamative: <span class="enfasi">non dice nulla, la furba!</span>; quando segue una relativa limitativa: <span class="enfasi">ho ritrovato la lettera che mi avevi scritto</span>; col valore di <span class="enfasi">questa</span> o di <span class="enfasi">quella</span> in espressioni temporali come <span class="enfasi">entro la settimana</span>
* Con la stessa funzione rinvia a un oggetto f. indeterminato (per esempio <span class="enfasi">cosa, questione</span>, o altri termini) in espressioni come: <span class="enfasi">non me la fai</span>; <span class="enfasi">come la sai lunga!</span>; <span class="enfasi">a dirtela tutta</span>; <span class="enfasi">chi la fa l'aspetti</span>; <span class="enfasi">la smetti?</span>


* <span class="da-notare-desc">In funzione di preposizione Articolo</span>
* Come pronome di cortesia (per iscritto con iniziale maiuscolo), anche riferito a persona di sesso maschile: <span class="enfasi">La prego di credermi</span>


* Col valore di <span class="enfasi">nella</span> in espressioni temporali del tipo <span class="enfasi">la sera prima, l'estate prossima</span>
* Ha funzione di soggetto debole (pleonastico) e rinvia a un oggetto f. indeterminato, in modi di dire come <span class="enfasi">o la va o la spacca</span>


* Col valore di <span class="enfasi">alla</span> in espressioni distributive del tipo <span class="enfasi">la mattina, la domenica</span>
* Apparentemente come soggetto, in realtà come complemento oggetto, si riferisce a persona o cosa in frasi col <span class="enfasi">si</span> impersonale: <span class="enfasi">la si incontra spesso, in questo periodo</span>




[[Categoria:L]]
[[Categoria:L]]
[[Categoria:articolo determinativo femminile singolare]]
[[Categoria:Pronome Personale di 3ª femminile singolare]]

Versione attuale delle 14:14, 12 feb 2010

2Pronome Personale di 3ª femminile singolare (Maschile lo;Plurale le;per iscritto si elide di solito solo davanti ad a-e alle voci del Verbo avere: per esempio l'abbiamo trovata)

  • Forma atona del paradigma dei Pronome f. Singolare ella, lei ed essa; è usata come proclitica (davanti al verbo, anche con un'altra particella: per esempio me la tieni?; gliela porto io) o come enclitica (dopo il verbo, anche in combinazione con un'altra particella, sempre in grafia unita: per esempio mangiatevela)
  • Ha funzione di complemento oggetto, con riferimento a persona, animale o cosa già nominati o che verranno nominati: compriamola; la conosco bene, tua sorella
  • Con la stessa funzione rinvia a un oggetto f. indeterminato (per esempio cosa, questione, o altri termini) in espressioni come: non me la fai; come la sai lunga!; a dirtela tutta; chi la fa l'aspetti; la smetti?
  • Come pronome di cortesia (per iscritto con iniziale maiuscolo), anche riferito a persona di sesso maschile: La prego di credermi
  • Ha funzione di soggetto debole (pleonastico) e rinvia a un oggetto f. indeterminato, in modi di dire come o la va o la spacca
  • Apparentemente come soggetto, in realtà come complemento oggetto, si riferisce a persona o cosa in frasi col si impersonale: la si incontra spesso, in questo periodo